Visti i testi della legge 28 dicembre 2015, n. 221, “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, della G.U. n. 13 del 18 gennaio 2016 e all'art. 56., “Disposizioni in materia di interventi di bonifica da amianto”, si comunica che è stato approvato il credito d’imposta per la bonifica amianto.
La commissione Ambiente del Senato, il 27 aprile 2016, ha approvato l’emendamento presentato dal Collegato Ambientale che introduce il credito di imposta del 50% per le imprese che effettuano interventi di bonifica dall’amianto nelle proprie sedi e capannoni. La pubblicazione definitiva del Decreto è prevista a maggio. A giugno, sarà possibile inoltrare domanda con il “click day”.
L’agevolazione fiscale non è reddito né base imponibile dell’Irpef. Sarà ripartita in tre quote annuali di pari importo, indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi nei quali il credito è utilizzato. Perché il bonus venga effettivamente attuato, nonché per modalità e termini di concessione bisogna attendere il decreto attuativo. Il credito è destinato a rimborsare la metà dell’investimento effettuato per la promozione dell’amianto con interventi eseguiti nel 2016. Sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo. La prima sarà utilizzabile dal 1° gennaio del periodo di imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli interventi di bonifica (2017, 2018, 2019).
L’emendamento introduce due tipi di incentivi per lo smaltimento amianto:
- un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano nel 2016 interventi di bonifica d’amianto su beni e strutture produttive;
- un fondo per finanziare gli interventi sugli edifici pubblici.
Il credito d’imposta spetta agli investimenti di importo minimo pari a 20.000 euro. Il limite massimo dei costi ammissibili è pari a 400.000,00 euro per ogni impresa, che equivalgono a 200.000 euro di sgravio.